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Ramstein Flag 2024

La prima edizione della più nuova LIVEX di tipo “Flag” organizzata dal NATO Allied Air Command si è svolta nella prima metà di ottobre ad Andravida, in Grecia Ramstein Flag 24 La Ramstein Flag 24 è stata la prima edizione di una nuova esercitazione tattica di tipo LIVEX organizzata dal Comando Aereo Alleato della NATO e concepita per fornire alle nazioni partecipanti opportunità addestrative altamente sofisticate finalizzate allo sviluppo di capacità decisionali a livello tattico di forze NATO combinate, nell’ambito di uno scenario operativo complesso e dinamico che include forze terrestri, navali, spaziali e cyber. Integrando sin dall’inizio l’ambiente addestrativo sintetico, la RAFL offre all’Alleanza la possibilità di addestrarsi ad attività di tipo Counter Anti-Access/Area Denial (CA2/AD) e a tattiche, tecniche e procedure di Integrated Air and Missile Defence (IAMD), oltre che di tipo Ballistic Missile Defence (BMD), una capacità che richiede grande reattività, tempestività, resistenza e persistenza e che assicura la protezione delle popolazioni, dei territori e delle forze NATO da qualsiasi tipo di minaccia di missili balistici. Tutte le attività di volo effettuate durante le due settimane della Ramstein Flag (30 settembre-11 ottobre) sono state supervisionate e coordinate dal CAOC NATO di Torrejón, in Spagnain collaborazione con il Control and Reporting Centre della Hellenic Air Force. Nell’ambito dell’esercitazione di Addestramento al rischieramento Ramstein Dust 2024, poi, il Deployable Air Command and Control Centre (DACCC) della NATO ha rischierato a Andravida le funzioni principali dell’unità Deployable Air Control Centre Recognised Air Picture Production Centre Sensor Fusion Post (DARS). Perché una nuova “Flag”? A valle della Weapons and Tactics conference del 2023, emerse la necessità di potenziare la capacità di deterrenza e di Difesa della NATO tramite l’applicazione dei concetti scaturiti dalla riunione tramite l’estensione al versante Euro Atlantico di un format addestrativo nato nel 1975 con la famosa “Red Flag” che si svolge principalmente alla Nellis AFB di Las Vegas. Le esercitazioni di tipo Flag sono basate sul concetto, sviluppato dall’USAF e poi adottato  da tutte le  Aeronautiche occidentali, di “train as we fight”, cioè di fornire un addestramento il più realistico possibile, che include vari scenari e prevede combattimenti simulati fra forze nemiche (“red”) e alleate (“blue”). La Red Flag riproduce lo scenario in cui un pilota potrebbe trovarsi nel corso delle sue prime 10 missioni di combattimento, e tale impostazione è stata adottata anche dalla Blue Flag, organizzata da Israele, e dal Canada con la sua Maple Flag. Con la Ramstein Flag, anche il NATO AIRCOM fa proprio questo format addestrativo. L’obiettivo prioritario della RaFl24 è di promuovere la collaborazione, l’interoperatività e l’integrazione fra i membri della NATO, dimostrando allo stesso tempo la risoluta determinazione e la capacità dell’Alleanza di dissuadere potenziali avversari e di difendere gli Stati membri per mezzo di operazioni multi-dominio. La RAFL24 Sotto la direzione del Br. Gen. Matthaios Kanoupakis della Hellenic Air Force, e col supporto della sua squadra di specialisti greci e della NATO, l’esercitazione ha coinvolto oltre 100 velivoli, dispersi su 11 diverse basi, che hanno effettuato più di 1100 missioni, e appartenenti alle Aeronautiche di Canada, Francia, Grecia, Italia, Polonia, Portogallo, Regno Unito, Romania, Spagna, Stati Uniti, Svezia e Ungheria. Gli AWACS del Gruppo NATO di Geilenkirchen (con equipaggi provenienti da 17 Paesei membri) hanno operato dalla Forward Operating Base di Aktion/Preveza Air Base, nella Grecia nord-occidentale. I nostri velivoli hanno operato sia dalle nostre basi in Puglia (F-35) che da Andravida, dove era presente un contingente Typhoon misto, composto come ormai di prassi in questi casi da macchine ed equipaggi provenienti da tutti e quattro gli Stormi Typhoon dell’AM: 4°, 36°, 37° e 51°. La Spagna ha portato i Typhoon dell’Ala 11 di Morón, mentre nell’anno del 50° l’F-16 era rappresentato dalle macchine del 301 Sqn della FAP di Monte Real e del 10.ELT della Siły Powietrzne di Lask. Particolarmente interessante la presenza di un contingente della Flygvapnet svedese, fresca di ammissione alla NATO, con alcuni JAS39 Gripen C, fra cui un raro biposto, mentre gli Ungheresi hanno partecipato con i propri Gripen C. L’Aeronautica canadese ha fornito servizi di rifornimento A2A con uno dei due CC-150 Polaris in dotazione, la versione tanker dell’A-310-300, operati dal 437 Transport Squadron di Trenton, ON. L’USAF era rappresentata dagli F-35 del 48TFW di Lakenheath ,UK, mentre per la Francia erano presenti i Rafale C e B degli Escadron de Chasse 1/4 Gascogne e 2/30 Normandie-Niemen. Dalle altre basi hanno operato anche MQ-9 Reaper, RC-135 Rivet Joint, E-7 Wedgetail  e trasporti C-130 Hercules e A-400M Atlas Successo Il generale James Hecker, Comandante dell’Allied Air Command, ha espresso grande soddisfazione per lo sforzo di pianificazione, organizzativo e di esecuzione della Ramstein Flag 24, e per i risultati conseguiti nel corso delle due settimane di attività. “Ora ho la certezza che siamo pronti per la nostra missione, che consiste nel dissuadere qualsiasi avversario o nemico dal cercare di colpire la NATO”, ha dichiarato in chiusura di esercitazione. “Questa esercitazione ci ha spinto al limite, estendendo le nostre capacità e rafforzato la nostra interoperabilità. Abbiano fatto Tesoro dell’opportunità di addestrarci così come combattiamo, di collaborare e di perfezionare le nostre abilità dinanzi a sfide complesse e mutevoli.” ha affermato il Lt. Gen. Dimosthenis Grigoriadis, CM dell’Aeronautica Greca, aggiungendo che  “La Ramstein Flag rappresenta un investimento cruciale nella futura prontezza operativa della NATO. La capacità dell’Alleanza di adattarsi, innovare e restare unita è oggi più importante che mai. La Ramstein Flag 2024 ha dimostrato che siamo pronti per affrontare queste sfide, preparati ad operare in ambienti contestati e ad elevata complessità e che siamo in grado di difendere la pace e la sicurezza della regione Euro Atlantica. La prossima edizione della Ramstein Flag è programmata per la primavera del 2025 in Olanda. RAFL24 – Francia: Armée de l’Air et de l’Espace

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Aerei AM Aviazione Esercitazioni NTM Tiger Meet

Il Raduno delle Tigri

Dal 2 al 13 ottobre 2023, la base aerea di Gioia del Colle (BA), sede del 36° Stormo dell’Aeronautica Militare, ha ospitato l’esercitazione NATO Tiger Meet, che riunisce annualmente i reparti aerei dei Paesi NATO che hanno adottato un felino come animale simbolo. Per l’Italia, sono due i reparti membri di tale esclusivo club: il XII Gruppo Caccia, montato su caccia multiruolo Eurofighter F-2000 Typhoon A e B e inquadrato nel 36° Stormo, e il 21° Gruppo, montato su elicotteri HH-101 Caesar e inquadrato nel 9° Stormo basato a Grazzanise (CE). Hanno partecipato anche il 60° Stormo di Guidonia (RM), su U-208, il 14° Stormo di Pratica di Mare con un G-550 CAEW con capacità di Comando e Controllo (C2), il 2° Stormo di Rivolto (UD), con il sistema SIRIUS per la difesa aerea rischierato in Calabria, mentre i Fucilieri dell’Aria del 16° Stormo di Martina Franca e gli Incursori del 17° Stormo di Furbara hanno effettuato attività in ambito CAS e PR. In ambito logistico, hanno contribuito anche il 3° Stormo di Villafranca e la 2ª Divisione del Comando Logistico, che ha fornito l’Autonomous Air Combat Manouvering Instrumentation (AACMI) per l’analisi delle missioni di combattimento aereo, mentre da Bari-Palese è venuto il supporto in ambito C2 del Reparto Mobile di Comando e Controllo (RMCC), e del 16° Gruppo Genio Campale in assistenza ai Reparti di volo. Hanno altresì partecipato il Reparto Sperimentale e di Standardizzazione al Tiro Aereo (RSSTA), dipendente dal Poligono Sperimentale e di Addestramento Interforze di Salto di Quirra (PISQ), e la 3ª Divisione del Comando Logistico dell’Aeronautica Militare, che ha garantito i servizi a supporto dell’esercitazione tramite la 4° Brigata (Borgo Piave), il Reparto Sistemi Informativi Automatizzati (ReSIA) e il 2° Reparto Tecnico Comunicazioni (Bari-Palese). UN EVENTO DI GRANDE RESPIRO L’obiettivo principale dell’esercitazione, nel corso della quale sono state effettuate oltre 800 sortite per un totale di 1200 ore di volo, è mantenere sempre alto il livello di prontezza operativa e di interoperabilità, finalizzate a garantire la sicurezza di Europa e NATO facilitando la condivisione di esperienze addestrative tra Forze Armate dei Paesi Alleati in un contesto di Large Force Employment (LFE). Questa edizione ha coinvolto circa 70 aeromobili ad ala fissa e 10 ad ala rotante oltre a 1.300 militari, impegnati in missioni di difesa e interdizione aerea, di supporto alle truppe a terra (Close Air Support – CAS) e di ricerca e recupero di personale in ambiente ostile (Personnel Recovery – PR). Da segnalare anche l’impiego, allo scopo di incrementare il realismo delle missioni di attacco, di bersagli terrestri gonfiabili replicanti forme e impronte termiche e elettroniche di alcuni dei più diffusi veicoli da combattimento dell’ipotetico avversario. Utilizzando lo spazio aereo di Puglia, Calabria e Basilicata e le aviosuperfici di Sibari, Pisticci e Crotone, l’esercitazione ha coinvolto anche componenti sia di volo che di difesa missilistica e logistica basati su altri aeroporti (come le componenti AEW da Pratica di Mare e Trapani), nonché il cacciatorpediniere Caio Duilio della Marina Militare con funzioni di difesa missilistica e 2 Joint Terminal Attack Controller (JTAC) della BMSM Brigata Marina San Marco, mentre l’Esercito ha fornito significativo supporto logistico, unitamente alla NATO Support and Procurement Agency (NSPA), alla Croce Rossa e alla Protezione Civile Puglia. L’attività di volo è tipicamente strutturata su due “uscite” giornaliere (waves): una wave principale al mattino, di tipo COMAO (Composite Air Operation), complessa e a partecipazione plenaria, e una wave secondaria al pomeriggio, generalmente dedicata a missioni complementari, fra cui Electronic Warfare (EW), Basic Fighter Manoeuvring (BFM), Air Combat Manoeuvring (ACM) e Slow Mover Interceptor (SMI). Accanto alle chiare finalità istituzionali dei reparti membri della NTA, negli anni si è andato sviluppando un forte spirito goliardico e competitivo, che ogni anno si traduce nell’attribuzione di alcuni trofei per i reparti che a vario titolo si sono contraddistinti in quella edizione, e fra questi i più ambiti sono sicuramente il “Silver Tiger Trophy”, che premia il reparto dal miglior rendimento, e quello per la livrea tematica più bella. Quest’anno, le Bavarian Tigers di Neuburg del TaktLwG 74 della Luftwaffe hanno fatto man bassa, vincendo in entrambe le categorie! La vittoria italiana più recente risale al 2021, quando le Tigri Bianche nel 12° Gruppo del 36° Stormo hanno prevalso in Portogallo.

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